sabato 26 novembre 2011

Ignorantia legis non excusat - Pensieri di una giurista in erba

Ieri frivolezze, oggi invece una ventata di serietà. Certo, considerando il contesto socio-economico nel quale viviamo, la serietà forse non è esattamente ciò che si va cercando per svagare la mente... E probabilmente non è nemmeno ciò che ci si aspetta da un blog che fino ad ora è andato a braccetto con il lato faceto del mondo femminile (anche se, dovete ammetterlo, il post sulla Mooncup un suo spessore l'aveva).
Tuttavia, mentre scrivevo la mia tesi di laurea, questa mattina, ho avuto un'illuminazione: perché non condividere con voi, amiche ed amici virtuali, un pezzettino di ciò che tanto apprezzo in quello che studio? Giurisprudenza non è soltanto lo studio del diritto, la ripetizione mnemonica di concetti ed istituti, ma è anche l'analisi ragionata del complesso delle norme che regolano la vita di ogni giorno, incidendo su ogni singolo aspetto, anche quello più delicato, dell'esistenza umana nel corpo sociale. Spesso, però, nel corso di questi anni mi sono posta delle domande, ed in particolare una su tutte: se è vero che ignorantia legis non excusat (l'ignoranza della legge non scusa, cioè l'ignoranza del diritto non è una scusante della sua mancata osservanza) perché tutto sembra organizzato in maniera tale da precludere ai più la comprensione delle norme che sarebbero tenuti ad osservare?
Nel redigere la mia tesi, il cui argomento è la tutela del coniuge debole, il primo problema nel quale mi sono imbattuta è stata proprio la figura del suddetto coniuge debole. Così, andando al di là della stragrande maggioranza delle definizioni dottrinali, le quali puntano l'attenzione sul rilievo economico o sociologico della figura, sono arrivata alla conclusione che, in realtà, la prima causa di "debolezza" nel rapporto tra coniugi è la carenza d'informazione. Come accade anche in qualsiasi altro ambito dello scibile, per poter elaborare e far propri determinati concetti occorre innanzitutto conoscerli, saper valutare le alternative con occhio critico. Certo, non si può pretendere da parte di tutti i cittadini una perfetta padronanza del sistema giuridico, che è una realtà oltremodo complessa e richiede una conoscenza puntuale e specializzata, tuttavia si dovrebbe mettere il cittadino comune (il caro, vecchio buon padre di famiglia) almeno in condizione di comprendere le norme nelle quali si muove nella sua quotidianità. Un esempio su tutti: molte persone della mia età, molti dei miei amici, stanno in questo periodo affrontando scelte importanti per la loro vita familiare, sposandosi, acquistando una casa, accendendo un mutuo, aprendo il primo conto corrente intestato a un "noi" e non più a se stessi. Tuttavia, senza alcuna presunzione di superiorità, in alcuni casi mi trovo a chiedermi: conoscono l'aspetto "pratico" della questione? Comprendono realmente quali sono le possibili implicazioni delle loro scelte? Hanno optato per il regime di separazione dei beni, ma hanno valutato tutte le altre alternative alla classica comunione legale? Tutte queste, ed infinite altre tematiche, che inevitabilmente si ripercuotono poi sulla vita di coppia, sembrano, a mio modesto parere, sottovalutate, ma non per superficialità, quanto piuttosto per scarsa conoscenza, non aiutata, se non addirittura favorita, dalla difficoltà dei termini utilizzati e dalla eccessiva complessità delle norme.
Ed ecco il mio appello: informatevi, e se la selva di norme che vi troverete dinnanzi vi spaventerà e non vi offrirà alcuna chance di comprensione, chiedete... Chiedete a conoscenti che lavorano nel campo, agli organi preposti (si, ci sono!) nelle istituzioni, a chi prima di voi si è già imbattuto in certe scelte... E non cessate di sbatterci la testa fino a che non vi sarà tutto chiaro.

Smetto di annoiarvi e vi auguro un buon Sabato ed un meraviglioso, seppur freddissimo (almeno qui!), ultimo fine-settimana di Novembre.
Un bacio,
S.

venerdì 25 novembre 2011

TAG: Tanto non lo comprerò mai

Oggi sono in vena di frivolezze... ed ecco qui un tag che ho trovato su internet e che mi sembra abbastanza carino. Proviamo!

Hai mai acquistato:

… il sapone di Aleppo Nour? SI
… il Cleanse&Polish Liz Earle? NO
… l'Elicina? NO
… lo struccante bifasico "Fior di Magnolia"? SI, PIU' VOLTE!
… gli ombretti Neve make up? NO
… una BBCream? NO, ma mi invoglia la nuova Garnier
… il Primer Potion Urban Decay? NO, utilizzo il primer di Zoeva e mi ci trovo benissimo
… la Too Faced eyeshadow insurance? NO
… l'olio indiano Forsan? NO
… un prodotto Elf? NO
… l'hennè(che sia neutro o colorato)? NO, ma me lo regalerò per Natale
… gli Shampoo della linea gabbiano dell'Esselunga? Solo gli shampoo?? Ho tutta la linea!!!
… un qualsiasi prodotto Fitocose? NO
… una collezione Essence o una sua parte? Urca!
… i prodotti Essence? ECCERTO!
… i long lasting stick eyeshadow di Kiko? NO
… il rossetto Russian Red di Mac? NO
… la Naked Palette di Urban Decay? Vorrei ma non posso...
… le Palette Zoeva (o cinesissime) da 120 colori,88 colori e compagnia bella?(se sì dicci quale) NO
… un prodotto Mac?(se sì,specifica quale) NO
… uno shampoo I Provenzali? SI, vari
… un balsamo I provenzali? SI
… un prodotto I Provenzali? SI 
… uno smalto color fango?(marca?) Ma nooooo... ce l'hanno tutti!
… gel d'Aloe Equilibra? SI
… un prodotto Lavera? SI
… uno smalto OPI? NO
… i Lip Tar OCC? NO
… le ciglia finte? NO
… la cipria HD di Make up forever? NO
… le Palette Sleek? NO
… le Palette Inglot? NO
… qualche prodotto Madina? NO

sabato 5 novembre 2011

La Mooncup... Questa sconosciuta!

Dopo attente riflessioni (?), finalmente ho stabilito il mio primo, vero "argomento da post": la Mooncup. Ma... che roba è???
Alloooora... andiamo con ordine. Innanzitutto, una premessa: trattasi di argomento esclusivamente relativo al pubblico femminile, perciò, se qualche maschietto è per errore capitato su questa pagina, è autorizzato a chiuderla immediatamente (anche perchè così mi sento più a mio agio... hihi). Ma entriamo, senza perderci in ulteriori indugi, nel vivo della questione. Ormai parecchi mesi fa ero al pc, nel pieno di una delle mie tipiche e disperate ricerche di prodotti innovativi e, possibilmente, poco inquinanti. Questa volta il tema della ricerca era: "Odio il ciclo mestruale". Ecco, odio forse è una parola grossa, che potrei rettificare dicendo che il suddetto ciclo nel tempo mi ha creato numerosi problemi (anche a causa di una brutta compagnia, la policistosi ovarica, che mi accompagna ma con la quale ho da tempo siglato una tregua... Ve ne parlerò nel prossimo post!). Il primo dei problemi era l'abbondanza del flusso, che mi costringeva ad utilizzare pacchi su pacchi di assorbenti, con conseguenti problemi di irritazione, e che limitava notevolmente la mia vita sociale, soprattutto nei primi giorni. Poi, quel giorno, l'illuminazione: la Mooncup.
Eccola qui
Si tratta di una cosiddetta "coppetta mestruale", la quale, come si intuisce dal termine, ha la funzione di raccogliere il flusso mestruale. Detta così, lo so, sembra una mostruosità, cosa confermata dalla vista dell'immagine qui sopra. Tuttavia, posso assicurarvi che non lo è affatto: si tratta soltanto di abituarsi ad un'idea nuova. Personalmente, quello che mi terrorizzava di più era la "procedura di inserimento", ma dopo un rodaggio di non più di due volte (e vi garantisco che sono un'imbranata cronica), nonché dopo aver accorciato il gambetto e trovato il "mio" modo, è tutto diventato di una normalità quasi incredibile. E se vi spaventano le sue dimensioni, date un'occhiata all'immagine che segue

Come potete vedere, è di dimensioni poco superiori ad un classico assorbente interno, ma ha dalla sua un enorme vantaggio: essendo in silicone (anallergico, peraltro!) è flessibile ed adatta anche a chi, come me, stenta ad utilizzare assorbenti interni perché fastidiosi, difficili da inserire o, addirittura, irritanti.
La Mooncup si utilizza all'infinito. Può essere indossata dal primo all'ultimo giorno del ciclo, ogni 6-8 ore va svuotata e lavata con sapone neutro (ma se si è fuori casa si può semplicemente sciacquare e rimettere) e dopo ogni ciclo va sterilizzata (bollita in acqua dai 5 ai 7 minuti).
Altri vantaggi? Consente di dimenticarsi del ciclo... Vi assicuro, a me ha cambiato la vita: ci sono andata in piscina, in sauna, a camminare in montagna, insomma, ovunque, senza aver sempre l'assillo di sporcarmi o dover correre a cambiarmi.
Esiste in due taglie, A e B, la prima per chi ha più di 30 anni o ha già avuto parti naturali; la seconda per tutte le altre.
Ultimo vantaggio: tutela l'ambiente, a differenza degli assorbenti. Pensate, un assorbente femminile impiega centinaia d'anni a degradarsi!
Io l'ho acquistata da Naturasì, qui a Verona, ma è facilmente reperibile anche sul web, in particolare sul sito www.labottegadellaluna.it .
Note dolenti? A dire il vero nessuna.
Non fa male, assolutamente, e a chi mi dice che potrebbe essere anti-igienica, rispondo che basta pensare agli assorbenti interni, tutt'altro che sterili, al contrario della Mooncup.
Un "contro" potrebbe essere quello della difficoltà di gestirla nei bagni di ambienti pubblici. Anche a questo c'è rimedio: basta armarsi di una bottiglietta d'acqua, da tenere in borsa, e il gioco è fatto! Pensate, io mi sono cambiata nel bagno di un rifugio d'alta montagna!
Ultima cosa: il prezzo. E' vero, di primo acchito 30 euro potrebbero sembrare tanti, ma... Avete fatto un rapido calcolo di quanto si spende in assorbenti e similari in 10 anni?? Fate vobis...

Spero di non avervi annoiato eccessivamente... Ma, se l'ho fatto, era per una buona causa!!!

Un bacio,
S.